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Crosit
Crosit, grazie alla sua azione neuroprotettiva e di scavenging radicalico, è in grado di svolgere efficacemente la sua attività in caso di patologie croniche e degenerative del SNC. Rappresenta, inoltre, un ottimo alleato nella regolazione del tono dell’umore.
MECCANISMO D’AZIONE
Le principali qualità di rilevanza farmacologica di Zafferano sono, sicuramente, quelle neuroprotettive, antiossidanti e di regolazione del tono dell’umore. Tra le molecole del fitocomplesso, sia i carotenoidi, come crocina e crocetina, sia i flavonoidi e i derivati terpenici, tra cui il safranale, hanno dimostrato di possedere un’elevata capacità protettiva e di scavenging radicalico. Grazie a queste azioni, infatti, lo Zafferano rappresenta, da lungo tempo, un ottimo candidato nell’elaborazione delle terapie per le patologie croniche e degenerative a carico del SNC. Inoltre, l’utilizzo del fiore intero, e non solo degli stigmi, conferisce alla droga un potenziale di azione più complesso ed amplificato. Tra le principali molecole di rilevanza biologica dei petali troviamo i flavonoidi e, tra questi, particolare attenzione viene rivolta al kaempferolo. Questa molecola ha dimostrato, infatti, di possedere un potenziale d’azione spiccato nel settore della neuroprotezione, grazie alla sua azione antiossidante, e un buon potere antidepressivo, interagendo con il sistema serotoninergico (a livello dei recettori 5-HT2) e portando ad un decremento dei livelli di MAO-A nella corteccia cerebrale, nello striatum e nel fegato.
BIBLIOGRAFIA
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